L’uomo benzina
di Stefano Raspini

 

e’ sveglio l’uomo benzina
come anima ha il fegato
come giochi la milza
la verde striscia dell’equatore
guarda la matricola del cilindro
l’uomo benzina si chiede
delle persone tranquille
se marciano a profumi criptati
e montagne sciolte nei tapis rulant
viene da dove andremo noi
l’uomo benzina
dai traguardi insperati
come mostro bambino
in laurea dishonori causa
in gita a ferraglia city
no vanitoso no umile
piegato come una ruota di scorta
l’uomo benzina fara’ poca strada
migliaia di madri lo cercano
e’ dentro il motore
l’uomo benzina
si ferma
si guarda e riconosce
fuoco celato in piedi
lo chiama figlio
e’ sabbia del deserto l’uomo benzina
oasi di catrame guidata dal cervello cannone
mi sparo altrove
dove usciro’
da questo motore e saro’ al sole addormentato
berra’ margarita il mio cammello
mi curero’ la prostata a 50 anni
comincero’ cento vite e l’unica non saro’ un gas
allah gesu’ abramo se ne fregano di me
e io di loro
sono e non sono un uomo
se salto fuori da questa macchina
mi riportano nella giungla
e’ sveglio l’uomo benzina
ride perche’
non si puo’ entrare
nel sifone della vita
senza passaporto
senza uno smoking appropriato
senza un’occhiale marchiato
gli chiudono il cofano in faccia

 

passa passa
allez allez
bald bald
vaya vaya
go go!!

 

ma lui e’ morto
si e’ respirato.

 
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La redazione di Atti impuri