Fuoritempo minimo
di Stefano Raspini

questo tempo è maiale

gigante che nuoce e scappa
rapisce il vento per farne
ciccioli di lettera
ciechi ideogrammi con gnomi di uomini
schiacciati
i sogni non si vedono si vendono
in scatole cinesi
copie oblique di samurai tagliati grosso
pieni d’ira scesi in strada a perlustrare
le pantegane innamorate

questo tempo non ha precise indicazioni
è un pro do tto
e basta
un grosso pro do tto
prodotto da tutti i neuroni
che mettono il nome a tutto
e c’è questo frate che balla Strauss
e tutti ridono e una nera con le labbra viola
lucida le teste fumanti e
DIO manco scende a spiegare il big bang
giace sopra giove con giovani ancelle
2 papi si masturbano e il terzo arriverà
a pulire benedire officiare la varichina
né invadente né profumata
neutra nell’anima e nel corpo
un giorno si rincontreranno di nuovo
il corpo l’anima e la merda
la mia la tua la nostra
ho scritto t’amo nella merda me lo ricordo….
bocelli canta l’AVE MARIA e non vede
l’arrivo di una retina fiammante
made in universo made in un solido vascello
che porta pelo e carotina
2 angeli 24 ore a 1400 metri mezzi nudi
hanno solo fortuna
si muore al caldo infatti
sotto il crinale
a scendere il cestino col bambino a pezzi
la morte porta sempre a casa qualcosa
che senso ha tagliarle i fondi?
al passaggio dei buoi ostili
finisca l’impero della paura
cominci Dionisio ad ingrossar
le tette della madonna di Medjugorje