chiava e chiudi
di Stefano Raspini

la mia proteina amorosa
ti ama
io no
muovi il culo come in lavatrice e aspetti
il feto cresciuto dal morso tagliaunghie
chiedo spazio e neve ai pannolini
mangiapolvere il destino non lieve
come polli spennati in eruzione
i giorni senza tergicristallo
un cotechino per natale anticipa
e muovi il culo come in lavatrice
e la colomba con le lenticchie
ogni week end la mia proteina amorosa
reclama i punti sul binario appoggiato
vola il treno trita doglie dopo parto
e guardo e minaccio UNA proteina
amorosa sulle scale antiche dandoti
il braccio ti darei un ceffone poi
la risoluzione contro l’umidità
accipicchia quanta plastica finisce
dentro la vagina quando la si pulisce
degradabile in lavatrice vieni bambino che
monta il domani a palloncino volano
i gelati soffiati
la mia proteina mi dice che basta!
non amarti più
lo devo
mostrare tenacia e pazienza tra le
grondaie i visi delle lucertole sembrano
pacche sulle spalle di parenti avvolti
in giornali e pacchi di cabine in castelli di
seppia tra sabbia e lo stitico sole nella carezza
di un lago triste dentro un mare di cervi perduti
la mia proteina ti chiama e l’eco la fa sentire
anche sulle scale che vanno alle scale della torre
eiffel in cima sotto incline al rimborso
ogni vita è uguale uno stampo e giù
il crinale mio con la proteina contenta
che ride
che parla
che spiega
si si sta bene
benissimo
è in forma