Atti taggati con ‘prosa’

  • 19.07.2011 Sololimoni
    Genova 2001-2011

    Sono già passati dieci anni dai giorni tragici di Genova. Di quell’evento restano le condanne ai responsabili della polizia e la distruzione di un movimento generazionale che sognava possibile un mondo diverso e più giusto, un mondo più umano. Di quei giorni sono state rimosse non solo le parole ma anche le immagini: le prove […]

  • 29.01.2011 Dalla centrifuga, il mondo di fuori 2/2
    di Tommaso Ottonieri

    Levato cosa dal mucchio umido dei teli, aggrappando l’equilibrio che si rompe, a farsi largo fra gli scoppi invisibili delle mattonelle sfessurate, tenta non riappiattirsi il corpo vuole gonfiare ritrovare peso a penetrare il mondo di traverso. Corpo di panno di marzapane, il foro espande dalla mandorla strabica degli occhi, all’orologio battono le dodici, si […]

  • 25.01.2011 Dalla centrifuga, il mondo di fuori 1/2
    di Tommaso Ottonieri

    I riassunti trimestrali. Il credito a scalare. Le carte fidelizzanti, le finestre d’accesso, i montepremi del superenalotto quando implodono i casi di riciclaggio del denaro sporco. Le concussioni le percussioni il reddito al nero dei nuovi ricchi. Le ruspe a peso d’oro delle ricostruzioni, i vincitori del superenalotto, invisibili, i tabaccai che parlano alla televisione, […]

  • 19.01.2011 Dormi ancora
    di Elena Mearini

    Assunta voleva che l’orizzonte cadesse sulle ginocchia, si aspettava la genuflessione del cielo in risposta alla supplica del suo sguardo. Lei se ne stava lì, tra i covoni di grano, nel cartoccio di una solitudine cacciata dentro il forno delle ore. L’assenza le cuoceva addosso, mentre gli occhi restavano crudi, fuggiti di padella e senno. Una visione al carpaccio, servita fredda alle stelle.

  • 31.12.2010 Zizzagando sicura nella pianura di Auschwitz
    di Stefano Raspini

    La slitta di Babbo Natale procedeva zizzagando sicura nella pianura di Auschwitz. Dopo aver fatto incetta di feci e cenere ebree la motoslitta di Babbo Natale si appropinquiava presso la locale banca del male. L’entrata custodita da mister smith parlava la lingua del dollaro. Verde il colore delle pareti verde il colore dei portieri e […]

  • 22.12.2010 Fuga senza fine /5
    di Tommaso Ottonieri

    E sono mondi a guardare, all’altro capo di quel buco nero che scintilla, e dalla loro inclinazione sconosciuta, sono loro a scrutare le tue onde. Per decollare alla fine di tutto, in verticale come in fondo a un conto alla rovescia, come se fosse possibile liberarsi delle scorie che in strisce minute corrodono la pelle: dissaldarsi dalla colla dei nei, che ti costellano, tu stesso una galassia a te lontana, quando sembrava implodere.