Atti Impuri, vol. 2 — Editoriale

Copertina Atti Impuri, vol. 2 Pochi mesi fa, nell’inaugurare il primo numero di Atti impuri, il miglior auspicio che avevamo immaginato per il futuro di questa desideratissima follia era di poter assistere, nei giorni a venire, alla sua crescita, al suo prolifico mutare, soprattutto alla sua volontà di trasformarsi in un catalizzatore di contagiosi atti creativi. La nostra più presuntuosa ambizione era insomma quella di modellare a dita nude un luogo a tal punto confortevole da convincere moltitudini di voci combattenti a trasferirsi presto in stanze nuove tutte da arredare. È ancora presto per azzardare bilanci, il mostro ha appena iniziato a camminare, e prima di vederlo correre a perdifiato ci vorrà del tempo, mesi, forse anni; nondimeno, alla stregua di fratelli illegittimi e gelosi, non possiamo fare a meno di contemplare con una punta d’orgoglio i suoi primordiali vagiti, curiosi e felici nell’assistere alla graduale espansione del nostro maleducato compagno di giochi. Dal suo corpo impuro sono già spuntati timidi lacerti di mani, abbozzi di piedi, cenni di iridi multifocali proiettate verso orizzonti lontani. Sulle sue spalle hanno cominciato a trasferirsi i primi inquilini, una fluida e quanto mai eterogenea colonia di parolieri provenienti da ognidove. Per favorire il continuo viavai di gente, le camerette sono state volutamente sprovviste di porte, e al silenzio del pre-bigbang si è pian piano sostituito un composto brusio che a breve verrà spazzato dalle feste del chiasso.

Eccoci dunque al numero due, ovvero la rizomatica geografia di ambienti che state sfogliando, e in cui siete invitati a fare i conti con testi inediti e autori tutti da scoprire. Alcuni di loro hanno già pubblicato svariati libri o addirittura scalato classifiche, altri si sono affacciati sul mondo editoriale da pochissimo, altri ancora lo fanno adesso per la prima volta in assoluto. Tutti, però, sono accomunati dalla stessa necessità, dall’identica urgenza di parolificare, di costruire mondi probabili, linguaggi possibili. E, naturalmente, dal talento nel farlo.

Alla consueta e voluta prevalenza di scrittori italiani, abbiamo deciso per questo numero di selezionare una folta schiera di voci straniere, scegliendo di andarle a scovare nel suolo fertile della lingua russa. Gli autori proposti abitano l’universo letterario in forma di monadi, di nuclei autonomi capaci di innescare resistenze all’usura dell’immaginario, occupando i luoghi della dismisura e dell’eccesso. Luoghi che, come in passato, rivelano i misteriosi intrecci tra il presente e la sua ombra, in Russia in modo particolare. A popolare la sezione Il prossimo tuo, dunque, scrittori pressoché sconosciuti al pubblico italiano — eccetto Alexandra Petrova, che vive a Roma da diversi anni — sebbene tutti e quattro godano in patria e in altri paesi (più attenti per tradizione ai suoni e ai sogni slavi) della curiosità e dell’affetto corrispondente al loro enorme valore.

La sezione poetica, All’infuori di me, è invece dedicata a Fabrizio Bajec, il cui lavoro seguiamo e apprezziamo da tempo, per la non comune capacità di scovare parole e immagini così immanenti da farsi remote.

Altra particolarità di questa uscita è l’avvio di una collaborazione con il Premio Calvino, grazie al quale pubblichiamo volentieri La perla delle Dolomiti di Antonio G. Bortoluzzi, uno degli autori finalisti dell’edizione 2009. Considerando come sia oggidì davvero eccezionale la pazienza con cui il Comitato di Lettura del Calvino esamina e commenta tutti i testi che riceve, Atti Impuri seguirà con attenzione anche l’edizione 2010 del Premio, sperando di potere così aiutare a fare conoscere nuove opere ancora inedite di altri esordienti di qualità.
Infine, tanto per non farci mancare nulla, un’ultima chicca per la sezione Nelle acque sotto la terra, che dopo aver ospitato lo Stridentismo Messicano viene oggi impreziosita con un epistolario disperso firmato addirittura dal più immortale fra i draghi della letteratura universale: François Rabelais.

Potevamo forse sperare in compagni di viaggio migliori?

Sommario del volume

Flavia Ganzenua: Una specie di anestesia
Giorgio Vasta: La forma della grazia
Marco Rossari: Una talpa scoreggiò nell’erba dopo avere ingoiato una manciata di grano
Federica Sgaggio: I diari di Emma
Andrea Scarabelli: Tutta luce per noi
Alessandra Sartori: La signorina numero 22
Nina Sadur: Il siluro coi baffi
Alexandra Petrova: Appendice
Marina Višneveckaja: Esperienza nell’esternare il lutto
Nikolaj Bajtov: Performance al cospetto del Signore
François Rabelais: Epistolario inedito
Ernesto Aloia: Killing an arab
Antonio G. Bortoluzzi: La perla delle dolomiti
Giulia Fazzi: Consolazione
Francesco Muzzopappa: Annegare
Alessandra Carnaroli: Fino a sei mesi compiuti
Stefano Raspini: Il controllo delle feci
Fabrizio Bajec: Entrare nel vuoto

Presentazione degli altri numeri della rivista

Editoriale dell’ultimo numero della rivista.
Editoriale del vol. 4 della rivista.
Editoriale del vol. 3 della rivista.
Editoriale del vol. 1 della rivista.

Come acquistare singoli volumi o abbonarsi

Singolo volume: 7,50 euro
Abbonamento ordinario annuale a 6 numeri: 40 euro
Abbonamento sostenitore annuale a 6 numeri: 60 euro
Ci si può abbonare alla nuova serie della rivista a questo indirizzo.


Lascia un commento, ma che sia ben scritto! E senza refusi!

Puoi usare i seguenti tag XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Modulo Captcha * Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.


Pagine

Atti in evidenza

Atti recenti

Atti archiviati