Cinema come poesia, proiezioni come performance
di Silvia Nugara

Da Grenoble a Torino, l’Unione culturale di via C. Battisti 4b ospita questo fine settimana due ultimi programmi di cine-performance (sabato 18 e domenica 19, alle 19.30) dell’Atelier MTK nell’ambito del Torino Fringe Festival.

2019-05-13 Fringe Perfomance Super8 (2b)

Atelier MTK è un collettivo di cinema sperimentale, composto da Lucrecia, Loïc e Riojim, che lavora sulla materialità dell’immagine e del suono realizzando performance in pellicola sonorizzate da mangianastri. Non è feticismo o nostalgia. La loro ricerca utilizza questi supporti per una riflessione sul tempo, sulla precarietà della materia e della memoria. In questi giorni si trovano a Torino, in occasione del Fringe Festival, dove nell’ambito della rassegna Pellicola in scena curata da Clizia Centorrino hanno portato due affascinanti performance di 40 min. ciascuna per tre proiettori in 16mm con sonoro a cassette.

Riuh Saudara (Famiglia vociferante) è stato girato e registrato durante un lungo viaggio in Indonesia dove MTK ha collaborato con i musicisti del gruppo SARANA a Samarinda e con il Lab labalaba di Jakarta. La bellezza delle immagini urbane può lasciare intorpiditi tanto più che le proiezioni multiple si espandono sulle pareti della sala avvolgendo chi guarda. Poi un volto, un urlo e il derapare del suono in uno stridore sinistro introducono una rottura e ci si accorge che il punto dell’installazione non è mostrare la bellezza bensì la morte, una morte di cui come spettatori siamo complici. Famiglia vociferante andrà ancora in scena sabato 18 alle 19.30 negli infernotti di Palazzo Carignano.

Domenica 19, stessa ora e stesso luogo mitico per il teatro e il cinema d’avanguardia dagli anni Quaranta a oggi, è prevista l’ultima cine-performance della serie: Fécula es-tu là? è un ritorno ai Lumière, al procedimento dell’autocromia e agli esperimenti di Guillaume Ferry sugli effetti visivi delle emulsioni. Le immagini sono il prodotto della colorazione di fecola di patata e i tre proiettori in scena sono parte integrante di un processo artistico i cui esiti si apprezzano davanti e dietro alla fonte di luce.

Fino a domenica 19 sera, è anche visitabile gratuitamente in Unione culturale la mostra Portrait of Shirley, prima esposizione in Italia interamente rivolta al lavoro della cineasta indipendente americana Shirley Clarke (1919-1997). Organizzata dalla torinese Reading Bloom, che distribuisce i film della regista in collaborazione con Milestone Film (cfr. www.projectshirley.com), la mostra comprende manifesti, fotografie e una selezione di cortometraggi altrimenti ben poco visibili dell’autrice di film memorabili quali The Connection (1961), Portrait of Jason (1967) o Ornette: Made in America (1985).