La Luce del Giorno s’è Infranta,
l’Eterno Presente Ci ha Presi con Sé

di Luca Mururoa

LA GENESI

All’inizio c’era SUPERISSIMA, notevolissima nonostante il bianchenero TV d’allora.
Pubblicizzava l’omonima benzina a mille ottani, inquinantissima ma potentissima, recitando slogan con voce di Barbarella, giocando con l’ERO(S)GATORE DI UN DISTRIBUTORE. Target, l’Italiano medio anno 1972 circa. L’eterno polenterrone©.
Alta e longilinea, tipo anglo-milanese, parrucca afro rossa come la Mela di Odessa (sui mags a gran tiratura, compariva anche a colori) il vestitino non lo ricordavamo, ma gli stivali alti si, le stavano benissimo. Troooppo glam! Imprinting? Amore Eterno!
Come solo un adorante bimbo elementare sa provare per una Fata! Però mia madre sbuffava, mentre l’occhio del babbo mi sembrava più vispo del solito…

 

Superissima

 

Il Cane Molecolare: quando la Realtà esclude la Fantascienza
C’è un film vecchio, ‘Viaggio Allucinante’, dove, per togliere un grumo di sangue dal cervello d’un importantissimo uomo politico ferito in un attentato, si decide di inviare tra i meandri, ridotte a dimensioni microscopiche e per endovena, una equipe medica e relativo sommergibile (il Colesterolo Hunter?). L’interno del corpo umano diviene così una location fantascientifica perfetta, e ricordiamo una spiaggia con cielo e mare immobili, corrispondente a chissà quale locus anatomico — non la vescica, comunque. Ecco Rachel Welch, che, siamo in un film, si aggira fuori dal sommergibile, senza tute o respiratori, non sapendo cosa l’aspetti (c’era stato un possente attacco di globuli bianchi, ed il sommergibile era scampato per poco). Il CANE MOLECOLARE, secondo noi, poteva esordire in quella scena, avventandosi su orribili molecole di GRASSO che osavano attaccare il (famoso) corpo protopalestrato della sua padroncina — GGRRRRRRRRRRRR…
Invece, il cane molecolare è bestia reale da Telegiornale, ambivalente, bifronte, utile e santo quando scopre gli assassini, sbirro e infame quando t’annusa due-canne-due in tasca al supergiovane non spacciante. Non sappiamo se i vecchi cercatori di tartufi, ad Alba, si vantino oggi dei loro ‘Tufìn’ come di ‘cani molecolari’. E che novità sarebbe, questo cane cui nulla sfugge? O sano giovane metrosexual/countryarraped che sei sempre in caccia, prova a presentarti alla partner dopo non diciamo chissàche, solo un fugace scambio intermolecolante con qualche altra/o, senza esserti docciato e cambiato. Auguri.

 

Le Scatolette dei Gatti Raffinati
Sei una bella donna, tra i tardi venti ed i primi quaranta, sei evidentemente una professionista, vivi in un loft o quasi, ed il tuo miglior amico è il tuo gatto, quasi sempre d’angora, perché tu e lui siete speciali, etc. Ma per farti far due ‘purrr’ devi corromperlo con le golosità, perché tu lo vedi gentiluomo, ma è in verità scazzato (tutto il giorno rinchiuso in appartamento, e non vi do torto, se appena esce qualche arricchitore culturale se lo mangia di sicuro) e, soprattutto, scoglionato. Così non sporca, e non ti tradisce.
Lo ricompensi con Miglior Gatto sterilàiszd, scatoletta che gli disinfetta le vie urinarie, ed è pronto per il ProgrammaTreSettimane — Purina One.
Maschietti, eh? Il Grigione, il supergatto della mia infanzia, si faceva vedere in casa solo per mangiare, talvolta dormire (di giorno…) e segnare il territorio con arabeschi di pipì&sperma, più qualche occasionale gran cacata dietro la porta, giusto per far arrabbiare la mia povera madre. Massimo rispetto, era talmente tosto che, per posizionarlo come meritava all’interno dell’ecosistema (del sociale, il felino se ne fotte), occorrerebbe una nuova lettera dell’alfabeto greco, che scalzasse dal primo posto la stessa alpha (notare il ph, che fa sempre fico).

 

La Flora Batterica dell’Intimo vs. il Ph acido
È la Flora Batterica che ci fa pensare. Ma, noi maschi, ce l’abbiamo? Fa bene, fa male? E può essere solo batterica, o Flora in generale? Perché, eventualmente, una santa piantagione di micro-sensimilla, dal pube alla zona perineale… Alla Arcimboldo. Dice: ‘Non è l’intimo!’
Rispondiamo: ‘Intimissimo, t’assicuro… Ma, cos’è…? Ph acido in avvicinamento a ore 11, tutti in batterìa contraerea, o miei battèri! Fuoco!!’

 

L’assorbente con le alette!
E qui siamo in pieno Volo Magico: ‘Ti mostrerò tutte le meraviglie del mondo, partendo dalla più Meravigliosa.’

 

Il Bifidus Actis Regularis
Come non restare incantati di fronte ad un nome che rimanda ad epoche lontane, tanto da ingannarci a crederlo una testimonianza dell’Alto Medioevo, di secoli tra i più oscuri nella Storia d’Italia?

 

Dagli Activia di Ritenuta, monaca amanuense presso l’Abbazia dei santi Cosma e Damiano (Codex risalente al 960-990 circa — datazione al radiocarbonio):
‘Falso e brutale, avido e spergiuro, il popolo Longobardo da lungo tempo ormai usurpava gran parte delle Terre Italiche, spettanti invece di diritto, ed in eterno, a Santa Romana Chiesa. Volle allora, il Vicario di Cristo e suo Umile Servo, Papa Umiliato, porre un freno a tale arroganza, e mostrare al biondo gregge la via del giusto ovile.
E fu la Divina Provvidenza, senza la quale né forza né volontà umane nulla possono, a condurre il fiero popolo ad occasum suum. Regnava in Pavia l’Arciduca Mannari, uomo dedito alla gozzoviglia e non ignaro di bestemmia. Teneva Benevento, e tutte le fare delle terre Sannitiche, la duchessa Pudenda, donna di facili costumi ma d’animo non vile. Volle, la Volontà che, Una E Trina, sola sa farsi Verbo, assumere sembianze calabresi, e visitare in sogno l’Empio e la Voluttuosa, ammonendoli riguardo alla doppiezza del loro popolo (bifidus) ed esortandoli a darsi una regolata, soprattutto nei rapporti con l’Erede di Pietro, che non è un sacerdote di Wotan, Zundapp, Merkel o quant’altro.*
Come colombe di pace, giunsero quindi a San Giovanni in Laterano, dopo lungo et periglioso cammino, due pii monaci, recanti entrambi una supplica da parte dei loro Signori.
Compreso l’errore che poteva dannarli, imploravano Papa Umiliato di redigere egli stesso la formula d’un trattato che corrispondesse alla Volontà Celeste. Fu così che, nel giorno di Santa Pasqua dell’Anno Domini 667** fu timbrato e sigillato l’Atto di Regolazione del Bifido (Longobardo)’***

 

Il Casolare Farchioni

900

 

 

‘Laaaahaaaa-a-a-a rugiàda/Aaah mah-tutìna/Brrillaa-aahl Sòl/Di Prima-vèeeraaa/Paaaace e Amore/Oggi si avèra/Pèeeer l’Itàllia/AH! Ccònta-dinaa!’
 
IL CASOLARE FARCHIONI!! Lo si immagina vicinale alla cascina del ‘900’ cinematografico, oggi rinnovato dai discendenti, e finalmente realizzatosi nell’ avventura d’impresa.
È l’alternativa antagonista al Mulino Bianco (troppo soap-disneyano), CasaFarchio?
O l’altra metà del cielo pubblicitario indirizzante all’acquisto di alimenti eco-industriali?
Esemplare unico, o modello d’insediamento, produzione & godimento dell’Impero Contadino auspicato da Pasolini? Sa di Decameron e di Notte della Taranta, una notte antica, irradiata dalle fievoli onde luminose delle lucciole, monitorata dalle onde sonar dei pipistrellini, quando legnosi-ma-agili agricoltori/gentiluomini inseguono floride Pianificatrici d’Ecosistema, neo-rigogliose d’ascella, urlettanti e ridanciane, sistemandole alfine su botti di barbera. E viceversa. E viceversa (si scoppia di salute, nel petaloso Mondo-Farchioni). Le zanzare t’iniettano ginseng e pappa reale. Le rane cantano canzoni francesi. Le mucche si perdono nel bagliore argentato delle foglie smosse dalla brezza. Come Emily Dickinson, e senza interrompere l’emissione di nurturiente biologico a kilometro zero. Nessun gatto viene sterilizzato, però deve cacciare i topi, sennò fa dieta.
I porci sono seguiti dal personal trainer, il gallo ricerca la propria natura femminile.
Una Animal Beauty Farm anima&corpo, dove ogni giorno si rinnova la mistica unione tra un’Iside Barbara (D’Urso) ed un Osiride made in EatItaly.
 
Al Casolare Farchioni, I bimbi/e sono sanibellintelligenti MA! — alle 23.00 max vanno a nanna, e i grandi si dànno. Luce di torce resinose, musicisti occitani e ciociare, vivande garantite Farchioni. Bevande a parte. La mattina dopo? Tutto è gioia, intellettuali e popolo uniti nella sacra rappreparazione di alimenti atti a guarire l’urbano dal male di vivere. Si campa in media centodiciassette anni, al Farchioni, e nei decenni della vecchiaia [ATTENZIONE! TERMINE DESUETO ED ORMAI IMPRONUNCIABILE. ATTENZIONE!] …di tarda Gioventù, ci si dedica alla trasmissione dei Saperi Post-popolari, di Miti e Tecniche. (Delle miti neo-tecnologie non invasive?) Tramite l’accumulazione mnemonica e la trasmissione orale, o la memorizzazione informata di linx apps ash tags, informante via paradigmi social e trasmissione wi-fi (libero)?
Neppure in Terra Farchionica si trovano ormai dei Veri Analfabeti, anime pure. Purtroppo.
 
Il Tonno Pinne Gialle ovvero Il Tonno non è il Delfino
Chi ne sa, al bar, assicura che il tonno giallopinnato è una trovata pubblicitaria. Se anche così non fosse (lasciamo l’ultima parola ai pescatori di Mazara del Vallo, gente seria), ancora di più meriterebbe di finire inscatolato, l’improbabile personaggio ittico.
D’accordo che non al mimetismo s’affida, il tonno, per salvare la pinna, ma al muoversi in b(r)anchi, come i bisonti dei Western — e già il bisonte s’era quasi estinto, l’han salvato giusto in tempo. Ma se poi, sul corpaccione tonnesco medio, di color grigiastro-argenteo, ci attacchi delle pinne GIALLE per ‘fare la differenza’, allora TE LA MERITI, la rete (non virtuale) o la fiòcina. Flotta peschereccia nipponica in missione (Banzai, ahuò-arigatò), un tot di agglomerati tonneschi in movimento, tra i quali spiccano i Pinneggialle. Ve la siete cercata.
Guardate il delfino, tutto d’argento, magro atletico flessuoso, c’ha il sorriso stampato, s’affeziona all’uomo, che ci gioca e non lo mangia. A pensarci, solidarietà ed attrazione tra mammiferi. Povera tonna, continua a far le uova. Come i dinosauri.
 
L’Amaro Montenegro
Hai passato gli anni migliori della tua vita con uno stronzo che ora è di là a giocare alla playstation, se non guarda i porno ingozzandosi di trash food. Non te lo dà da secoli, e, a ’sto punto, meglio così. Sei sovrappeso. Unici corteggiatori, quando cammini per la tua città, sono barboni nordafricani e rumeni, fatti di Peroni.
Ripensi al corpo da Monica Bellucci che avevi trent’anni fa, ed ai 30 nomi di corteggiatori nella tua agendina. Persino sotto la X (Xavier), la Y (Yorkel) e la Z (Zorro — hmmm, non ti fidavi, non gli hai mai dato troppa confidenza). Quando piaceva la Donna-Donna, no ’ste stronzette paranoressiche scontente che ti rovinano tanti bravi e bei e testosterosi ragazzi, né ’ste zamarre tatuate che si filmano in orgia e si postano, zoccolette…
Mentre tu t’ attacchi al… Montenegro (purtroppo), sognandoti in TV mentre balli il tango con un bell’architetto (state ristrutturando insieme un grandioso palazzo — magari di famiglia, la sua). Un tango di passione, l’amore può aspettare.
Un altro Montenegro…

REDENZIONE

Il Buon Pastore in franchising è in visita all’ovile più caro, quello Latino.
Prima tappa Cuba, che sta riordinando il melànge politico rosso e bianco in strisce orizzontali, come da regolamento del condominio America. Storico incontro col Patriarca di Tutte le Russie, le quali per far bella figura nei Caraibi non hanno mai badato a spese, dai missili (finti) del ’62 ai Palandranati. Alexei non aveva il costume da bagno, glien’ha prestato uno Papa Francesco. Ma prima il lavoro, per impostare un cammino di riconciliazione etc.
 
Il viaggio prosegue, in Messico.
E va a finire un po’ alle comiche. Seguiteci.
Sei un ragazzino disabile ed etnico, e non di Beverly Hills. Pecorella/o ideale. Finalmente potrai vedere il Papa. Chissà, forse… ZAPP! Arriva infine il Giorno, e grande è la folla dei fedeli. La Sfiga (il Karma dei Bimbi dovrebbe essere ancora nuovo incellofanato) che t’ha bloccato in carrozzella, t’ha garantito però un posto in prima fila, al di là delle transenne.
Ore ed ore d’attesa, clima caldo, suore gioiose con la chitarra, narcos in via di pentimento, coetanee dagli occhi ridenti che non ti guardano, e mai lo faranno, se non quando lavoreranno nel sanitario/sociale. O nel politico.
 
Papa Francesco s’avvicina alla massa dei fedeli, proprio dove t’han piazzato — ci è sfuggito, lo ammettiamo, se abbia avuto il tempo di rivolgerti la parola e benedirti, o se stesse per farlo. Ma la folla, compatta dietro di te, lo acchiappa, lo tira, e si distingue un altro giovane fan (in ottima salute, vista la forza) che gli artiglia la veste, pretendendo il più possibile di superficie papale. Tanto tira, che il Papa ti travolge e poi s’incazza (non con te, sarebbe stato un video da un miliardo di contatti) e giustamente càzzia l’impudente tarzanello papòfilo.
Se miracolo doveva avvenire, quello era il momento. In ritirata ululante la Sfiga, ti saresti alzato, bello sano & forte, avresti tirato il Papa dalla tua, magari velocissimamente legnato il bulletto, e via in salti mortali alla John Belushi: ‘Ho visto la Luce!
 
E invece… solo qualche livido ed indolenzimento in più, ed un posto nella microstoria/cronaca come ‘Il Ragazzino Disabile Quasi Schiacciato Dal Papa’ — come la racconterai tra qualche anno al tavolaccio della posada, per una Tequila pagata. Appena fuori del locale, in compagnia d’una procacissima Esmeralda, starà passando ‘Il Ragazzaccio Che Quasi Fece Cadere Il Papa’? Con mille dollari in coca ed una pistola in tasca, e maglietta vintage di ‘El Chapo’…

LA FINE (della Capacità di Metabolizzare Balle&Cazzate, ma non della Voglia di Spararne)

Questi nostri erano solo scherzacci insalivati, consustanziali a quello che siamo, bestie anche noi dell’apparentemente variegato (in senso psicologico) Zoo di Pavlov… a proposito, tra le ultime c’è il SuperCanguro, che pare ce l’abbia coi potenziali, irrefrenabili Babbe e Mammi.
E — ancora recente — quella che lo spaccianotizie quotidiano ha titolato LA SCOMUNICA DI TRUMP (ovv. da parte papale). Non crediamo ai nostri sensi, Trumpo the Killer Clown scomunicato ci riporta a Canossa, col germanico imperatore fuori nella neve e la Signora Matilde ad intercedere! Ma Donald ‘Duck’ (quaquaraquà) Trump non è Protestante? E, soprattutto, chi nella corte/cortile suprema/o editoriale ha voluto far passare un forte scambio verbale a distanza con un Atto di Scomunica, che fu cosa serissima ed ufficiale, con pergamene, trombe e tamburi? Ma ’sta situazione da Enrico ’mperatore sul RioGrande è un unicum storico, ci aspettiamo ora San Pietro e San Paolo con spade de foco ai lati del Papa, che sulla linea del Piave incontra ‘Attila’ Putin.
Intanto, la mummia di padre Zompìo s’aggira per l’Italia, l’Islamista è felice come un cancro, e l’Arsenal (non la squadra di calcio) lotta per riprendersi la leadership nel Campionato di Liberissimo Mercato (truccato ma battagliero).

ETERNITÀ

Vieni SUPERISSIMA, torna o Signora
Iside a scoppio, Medusa di Fuoco
Invecchia, quel bambino che t’aspetta
Sa che lo porterai, IppoGrifòna!
Nel Paese Senza Tenebra,
O nella Notte Infinita degli Amanti?
Purché vi sia copertura.

 

 

 

* Compare qui, per la prima volta, l’espressione verbale destinata a tanta fortuna nei secoli seguenti.
** Se Satana fa 666, Santa Romana Chiesa fa come minimo 667. Tiè.
*** Nell’originale, Ritenuta compie un errore di trascrizione, facendo del Bifido il soggetto, genitante l’Atto. Bifidus Actis Regularis. Perciò, nell’unica testimonianza che resta della sua esistenza, il documento (di cui non ci è giunto il testo) è malrinominato. A scoprire e correggere l’errore (non isolato) è stato, nel 2014, Sgarbotto Sapùti, valentissimo latinista. Abbiamo qui seguito la saputiana versione corretta degli Activia, per brevità Ritenuta.2. Va da sé che ci vorranno anni prima che essa venga universalmente riconosciuta, e corretti i testi ed i riferimenti, tutti basati sull’ originale versione Ritenuta.1.
In realtà, il Bifidus sappiamo tutti cos’è, e quanto aiuta la donna.
Quel volpone di maschietto (se lo merita, stavolta) che vi parla, provò per sbaglio ma meritatamente l’orribile esperienza. Voleva lo yogurt al cocco, prese al volo i primi due che trovò, al supermercato. Era estate, messi un po’ nel freezer erano come il gelato, buonissimi, e raddoppiò. Si svegliò nella notte. Seguirono trentasei ore terribili.
Mai, mai più.