Mostra fotografia e letture performative: Un sogno svolto silenziosamente

Domenica 21, in occasione della mostra fotografica coordinata da Nur e dedicata al numero 8 di Atti Impuri, aperitivo accompagnato da letture dei migliori e più accreditati performers. Con Alessandra Racca, Giacomo Sandron, Sergio Garau e Arsenio Bravuomo.

L’appuntamento è in via Lombroso 16  alle 19:00, Torino.

Cavallo o Asino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Potrete dissacrare, ascoltare, sfogliare e  acquistare Atti Impuri, incrementandone l’uso e le aspettative di vita, permettendo la diffusione di pagine le cui anticipazioni suonano anche così:

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O meglio, non un orario, ma un breviario

di viaggio per come lo apprendiamo

dal verseggiatore meridionale di quell’incredibile

secolo, che or ora, ma guarda un po’,

trascinato dal vento della storia, è volato via,

come si dice, è svanito, è volato via spensierato,

quasi fosse un foglio

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un foglio o foglia secca di legno,

da una lirica di mezza stagione, sì, piuttosto,

sebbene è anche possibile che sia volato via come un foglio,

mettiamo, di lunario, di lacerto di calendario,

sia volato come un foglio di via,

foglio in bianco o matricolare,

come un foglio contabile sia volato

nell’ineguagliabile lontananza, finalmente, volato via

come un catalogo, un elenco

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O meglio non è volato, allora cosa, è baluginato,

quasi che per le verste di quella ferrovia,

oltre i finestrini sporchi e appannati

dei suoi vagoni antidiluviani e, senza dubbio offuscati, ma al cuore,

al cuore almeno non lo direste un po’ cari,

lasciate stare, datevi la briga di non dubitare,

poiché invece abbastanza, oltremodo,

se solo non eccessivamente, non tormentosamente cari,

fosse baluginato oltre i finestrini in modo assai vivace,

tà-ta-ta tì-ta-ta, tì-ta-ta tà-ta-ta,

raffigura il poeta, mentre il paesaggio

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mentre il paesaggio è impeccabile

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e sullo stesso all’incirca tono rispetto al catalogo,

in merito all’elenco delle cause e delle cose:

nulla da ridire, ma per quanto riguarda

il presente discorso, non andrebbe perso

di vista che non è questa la riflessione principale,

bensì appena l’esposizione dell’idea,

la riflessione principale segue e, certo,

sarà molto più concreta, dettagliata,

e affrontarla sarà nostro primo dovere

e infatti lo faremo, sì che lo faremo,

è rimasto solo da capire

come, in sostanza, pensare,

ovvero con quale stile, chiave,

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tossicchiando: la scelta è sufficientemente esigua,

ma scegliere, come accade non di rado, è difficile,

poiché tutte le alternative di per sé vanno bene, sono dignitose,

per prima cosa, a folate, che, a folate,

si può pensare a folate, nello stile del vento,

ma non della storia, bensì del semplice e del quotidiano,

che viene dall’aria,

per prima cosa

 

da Trittico di Sasha Sokolov…continua su Atti Impuri 8

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Sasha Sokolov nasce nel 1943. Trasferito a Mosca dal 1946, in gioventù partecipa al gruppo letterario dissidente SMOG. Nel 1976, un anno dopo l’emigrazione, esordisce con il romanzo La scuola degli sciocchi, apprezzato da scrittori quali Vladimir Nabokov e Nina Berberova. Escono successivamente, tra gli altri, i libri Tra cane e lupo (1980), Palissandreide (1985) e Trittico (2012). In italiano La scuola degli sciocchi è pubblicato da Salani editori (trad. M. Crepax) nel 2007.