casual capsula
di Stefano Raspini

C’E VENTO AL CONTRARIO
OGGI SUL
PIANEROTTOLO

scusa se cammino all’infuori di te
questo bacio per quello
era
scritto sul memorial
rapide parole gessate
sfuocano
un po’ d’alba
destini all’incrocio di intestini
crassi
questo verso s’incanala troppo
stacco il muro davanti alla curva
ora il treno riporta capelli gelsomini
stazioni interne e focolai di sterCabi tu din e
gli operai tornano tra l’incudine e il martedì
né storia né dolore
dissipa acqua nella mano
il vento che sragiona formule private
fareFigli nello spruzzino universale
sì… ti dà retta il pene!
vaga
storta
necessita
solitudine
apre
aria
il sole
ciambellato
la plastica resiste e non si scioglie al calore
che sopporta l’uomo
diventamortis, diventamortis,
diventamortis, diventamortis,
diventamortis
cosa vuole quest’ambulance suonatrice?
il ricovero embrionale
l’effetto affetto fine e fraganzoso
ogni strato di corpo in vita
tiene l’amido
e
sembra
polvere compressa
scene appaiono in fondo al bicchiere
o sotto la lingua
scelgo tutto
una pasta a campioni
fieno a rotoloni
in fondo il mio sentimento è il sentimento di tutti
kualalampur kualalampur
chi può darti di più
qui e là
l’altrove è in difficoltà
sono io che mi piaccio o l’altro che mi manda un dispaccio
si faccia le scarpe così e colà
si modelli il viso come un antico guerriero
magari cada dall’aeroplano
vada in tv
prema il tasto
si butti giù non infierisca non infierisca
sua madre ha solo un coltello in gola
non strozzi troppo il telegiornale
le notizie vanno riprogrammate
in base al singolo plurale personale
chi manda oggi la fattura non sa
se domani avrà un procedimento d’impedimento
uno stress consequenziale un fermo giudiziale
paga i debiti
come noi paghiamo i debitori vostri
paga l’uguaglianza alla deriva
il riscatto del singolo sorpreso
sospetto
solo
mai nato
mai ritrovato
mai e poi mai
reinserito
prendi quel giocatore e fallo giocare per te
invece di strozzare l’amata con il soccer del prossimo
eia eia…… eiaculiamo!
in virtù del virtuale
o in real del reale
sei sempre il solito
niente di nuovo
sul fronte
occipitale