Dilemmi di G.
di Enrico Carovani

Chi parla bene di me?
Per compassione, un conoscente
mai riuscito a diventarmi amico.
Chi risponde alle mie mail?
Per reazione, chi ha ricevuto
un mio sollecito a seguito
di primo inaccettabile silenzio.
Chi mi porta a letto?
Per abnegazione, chi ha capito
che avremmo potuto essere fratelli
e mi rinnova la sgradevolezza
generosissima dell’incesto.
Per questa sera faremo a metà.
Tu mi parli della Porta di Aleppo
e di quanto l’arte islamica ti faccia
                                        sognare.
Io con astuzia ci faccio finire
a faccia in giù sul pavimento,
a mugugnare come audioguide
disturbate disponibili soltanto
                in lingua tedesca.

(come dire in altro modo
tanta finezza d’angoscia?
le palpebre scavano ferite
nella lotta con mia figlia…)