Sebastian 23, Sotto la superficie / Unter der Oberfläche
di Sergio Garau

Il presente è stato eseguito al 17° Festival Internazionale della Poesia di Genova (giugno 2011) ed è qui pubblicato per concessione dell’autore. l’originale fa parte della sua raccolta dal titolo Ein Kopf verpflichtet uns zu nichts (Lektora 2008). la traduzione che segue mi è stata commissionata per l’occasione dal Goethe-Institut Genua, senza il cui supporto sarebbe stata per non essere. tra il primo e il secondo tempo sottotitolati in italiano un audiovisivo restituisce il testo eseguito con Lars Ruppel e i suoi occhiali invece che con il teschio e senza berretto (foto di Cristoph Neumann).

Unter der Oberfläche / Sotto la superficie

1.

Zwischen grauem Asphalt und uralten Backsteinbauten
In den Augen der Großstadttauben
Die nickenden Schrittes zu Boden blicken und inmitten Müllstücken nach Nahrungsmitteln picken
Sausen tausend vertraute Gesichter im Lichtermeer
Gedankenschwer an mir vorüber oder neben mir her
Nippen mit schmalen Lippen an ihrem Alltags-Alkopop
Shoppen non-stop oder schocken mit pubertärem Piercing-Rock
Zwischen Büro und Disko und zwischen Halbaffe und Halbgott
Quälen sie ihre Seelen in festgefahrenen Kanälen zu Schrott

Aber unter der Oberfläche brodelt es

Dort tanzen Traumtänzer und Schulschwänzer ihrer Freiheit entgegen
Leben jene Verwegenen, die Sachen machen, von denen andere nur reden
In jenen entlegenen Gegenden jenseits von ebenen Ebenen
Wimmelt ein Himmel von Strebenden im Kampf der Kult-Kultur-Überlebenden
Machen Maler mit Farben das Weiße Haus zu Villa Kunterbunt
Sichten Dichter Geschichten und berichten vom Untergrund
Singen Sänger vom Zwang, der den Geist infiltriert
Und sie steh´n unter Druck bis die Welt explodiert

1.

Tra asfalto grigio e decrepite costruzioni di mattoni
Negli occhi dei piccioni metropolitani
Che con andature annuenti guardano per terra
E in mezzo alle immondizie beccano in cerca di alimenti
Mi volano davanti o di fianco nel mare di luci
Migliaia di facce familiari pensierose
Sorbiscono a labbra strette il loro alcopop quotidiano
Fanno shopping non-stop o scioccano con piercing a vita bassa
Tra ufficio e disco e tra mezzascimmia e semidio
Torturano le loro anime per canali arenati in rottami

Ma sotto la superficie ribolle

Là balla chi danza nei sogni e chi marina la scuola verso la sua libertà
Chi vive ogni azzardo, chi fa le cose di cui gli altri parlano soltanto
In ogni eccentrico circondario al di là dei piani piani
Formicola un cielo di ambiziosi nella lotta per la sopravvivenza della cultura cult
Pittori trasformano a pennellate la Casa Bianca in Villa Colorado
Poeti scorgono storie e le riportano dal sottosuolo
Cantanti cantano la costrizione che infiltra lo spirito
E sono sotto pressione fino all’esplosione del mondo

2.

Zwischen grauem Asphalt und uralten Backsteinbauten
In den Augen der Großstadttauben
Die nickenden Schrittes zu Boden blickenund inmitten Müllstücken nach Nahrungsmitteln picken
Muss ich durch die Weiten der Zeiten arbeiten und mit dem Chef streiten
Und ertrage Schläge von Kollegen, die meine Nerven blank legen
Wegwerfwecker und Kalorien-Kalender führ´n zu erheblichen Schäden
Doch ich halt es aus und halt die Schnauz´ und versuch, trotzdem zu leben

Aber unter der Oberfläche brodelt es

Dort fliegen Hoffnung und Träume mit weißen Wolken um die Wette
Dort entwirft mein stiller Wille Kraft und sprengt jede Kette
Bin ich König und Kaiser, kann mir keiner rein redenUnd ich kenn keine Grenzen, nur befreites Bewegen
Ich spür, wie sich voll Glut und Glanz Gedanken entfalten
Allen Alltag ausschalten, um sich selbst zu erhalten
Und nur meine Fesseln halten mich hier
Doch ich steh unter Druck – bis ich einst explodier

2.

Tra asfalto grigio e decrepite costruzioni di mattoni
Negli occhi dei piccioni metropolitani
Che con andature annuenti guardano per terra
E in mezzo alle immondizie beccano in cerca di alimenti
Devo lavorare continuamente e litigare con il capo
E sopporto colpi dai colleghi che mi scoprono i nervi
Sveglie che si lanciano e calendari calorici comportano danni importanti
Però io resisto e tengo il becco chiuso e provo nonostante questo a vivere

Ma sotto la superficie ribolle

Là speranza e sogni fanno a gara con nuvole bianche a chi vola di più
Là la mia volontà silenziosa schizza forza e rompe ogni catena
Sono re e imperatore, nessuno può parlarmi puramente
E non conosco confini, solo liberi movimenti
Sento i pensieri sbocciare colmi di brace e scintille
Arrestare tutte le routine, per conservare se stessi
E solo le mie catene mi trattengono qui
Ma sono sotto pressione – fino al giorno della mia esplosione

bonus:

http://sebastian23.com/

http://www.youtube.com/user/Pommes23

http://www.dichter-und-kaempfer.de/

www.goethe.de/genova

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