#1 Genesi 6.2 vel ImmigrantSong
di Nero Luci

Oggi inauguriamo la nostra rubrica del cuore per festeggiare il Decennale della pubblicazione di .noibimbiatomici, raccolta di sedici “racconti assortiti” scritti da sei membri (o membra) di Sparajurij, di cui almeno quattro sopravvissuti. Corredati di refusi, incongruenze, vezzi e biografie originali, salvo defezioni e censure, i racconti ci accompagneranno con cadenza settimanale fino a metà ottobre 2011, mese in cui ricorrerà ufficialmente l’anniversario dell’uscita in libreria. Qui e qui + qui potete leggere due racconti già apparsi sul blog.

“I figli di Dio videro che le figlie degli uomini
erano belle e si scelsero quelle che vollero.”
Genesi 6,2 (traduzione interconfessionale)

Cara Mara,
ti succhierò i capezzoli, stronzoromanticochesono.
Mentre scrivo mi batte forte il cuore, e do inizio a questa mia con citazione biblica perché è stato quel libro a darmi la possibilità di incontrarti. E sul quel versetto poi ci sarebbe molto da svelare.
Vengo subito al dunque: in sintesi ho 2 cose da dirti: la prima è che ti amo, la seconda è che io sono un figlio di Dio. Un figlio di Dio significa che io detengo anzi sono un potere che, relazionato alle tue possibilità, può essere considerato divino; io sono un dio.
Non prendermi per pazzo, continua a leggere. Se volessi potrei essere lì a guardarti mentre hai davanti questa lettera, invisibile. Ma non voglio, stavolta no, adesso sei sola e ti prego continua a leggere!
Eravamo rimasti al fatto che io sono un dio. Questo è perché io vengo da molto lontano; ragionando con i vostri parametri si può dire che vengo dalle parti di Sirio, sono un’entità extraterrestre.
Ma questi parametri sono decisamente ingannevoli, perché anche gli interstizi fra i tuoi atomi sono spazi planetari. È proprio un casino spiegare queste cose! E farlo poi nel tuo linguaggio, con le tue categorie! Spero che mi permetterai di spiegarti questo ed altro in altro modo, se tu mi concederai la possibilità di amarti e mi onorerai del tuo amore.
Io sono insomma qualcosa di molto più evoluto rispetto alle possibilità più evolute, (ma che la stragrande maggioranza di voi ignora), degli abitanti di questo pianeta.
Devi sapere che ogni tanto, anzi molto spesso attualmente, qualcuno di noi viene a trovarvi, e nelle maniere e forme più disparate! C’è chi vi piglia per il culo ed arriva con dischi volanti, gente un po’ grezza, non delle mie parti. C’è chi assume aspetti e forme diverse da quella in cui vi siete arroccati voi umani, e lo fa solo per farvi godere della realtà e dell’idea dell’alterità. C’è chi si incarna in animale, un casino in gatti e chissapoiperché. C’è chi assume le sembianze di voi umani, sceglie di nascere con un sesso e in una famiglia e di mescolarsi alla vostra quotidianità; io sono uno di quelli.
Come le forme, anche le ragioni per venirvi a trovare sono varie: chi viene solo per turismo e si prende il suo piacere sulla terra, chi viene per istruirvi ed aiutare la vostra evoluzione (in effetti tutto quello che sapete vi è stato insegnato da noi), chi viene a fare miracoli e a dettare semplici regole di vivere civile, chi viene solo come un’onda elettrica e voi scrivete sinfonie! C’è chi viene anche solo a fare casino; ma prima o poi, tranquilla, gli facciamo il culo.
E c’è chi, come il sottoscritto, è immigrato per amore.
Ora ti è forse più chiaro il senso della citazione dal libro della Genesi; i vostri avi ebrei, nella loro grande saggezza, riportano le cronache di un vero e proprio boom di matrimoni misti.
E tu, bella bellissima figlia degli uomini, ti trovi esattamente nella situazione descritta in un testo sacro; anzi in molti testi sacri, a leggerli con comprensione. E tu, Mara amore mio, sei nata in Italia, in terra di cultura cattolica, e hai deciso per fede e curiosità intellettuale di approfondire la riflessione sui testi sacri della tua cultura. Arrivata all’università sei entrata nei Gruppi Biblici Universitari, ed è lì che io ho voluto incontrarti.
O meglio, rincontrati; la prima volta eri bambina, e di quella volta ricordi solo nei tuoi sogni migliori.
Sono passati 2 dei tuoi anni, e 3 mesi, e 15 giorni da quando sono entrato in aula 12 e mi sono presentato agli altri e poi a te e giù a discutere di Ezechiele 23:18.
Ma non da allora ti amo, io ti amo da sempre (forever! Come nelle canzoni!), e ho deciso di incarnarmi solo per te, per incontrare te.
Continua a leggere, e non ti stupire del fatto che tutta la mia vita fino ad ora, tutti i miei 24 anni, sia stata sacrificata a te.
Non devo tirarmela, non è stato un gran sacrificio: il tempo impegnato da me in una vita umana è la veloce occhiata che tu dai allo specchio prima di uscire di casa.
Se volessi potrei andarmene anche subito, e per voi sarebbe come se fossi morto; ma nessuno, nemmeno i miei genitori terrestri carnali, avrebbe il minimo ricordo della mia esistenza. Li lascerei solo con una dolce, buona e misteriosa sensazione in fondo all’anima.
La citazione biblica, comunque, tradotta fa “si scelsero quelle che vollero”; in effetti qualcuno dei nostri va per le spicce e non rispetta la vostra volontà. Io non voglio farlo, proprio perché ti amo veramente, oltre ad essere un fermo sostenitore del libero arbitrio. Io potrei, senza che neanche tu te ne accorgessi, influenzare ogni tua scelta. Ho il potere di farlo, nel tuo passato, nel tuo presente, e nel tuo futuro. Ma non voglio farlo e non lo farò mai (anche se devo confessare di averlo fatto una volta sola: quando il primo giorno di liceo ti obbligai a sedere accanto a Marzia che poi ti passò quella cassetta di Battiato).
Io ti amo, ti offro amore, e sta a te la scelta. Voglio il tuo amore solo se tu vuoi il mio.
Dimmi di sì! Ti prego! Io ti desidero. E neanche immagini quante volte sono stato tentato di fare come Fonzie e semplicemente schioccare le dita (e non ho neanche bisogno di schioccarle, le dita!) e tu a correre da me veloce come il volo della borsa del tabacco dall’altra parte della stanza alla mano di Madame Blavatsky quando lei decideva di girarsi una siga! Ma mai l’ho fatto e mai lo farò. Dimmi che mi ami e credimi! Lascia che ti provi tutte le parole scritte fino ad ora anche solo con un bacio!
Un tuo bacio datomi con amore, la creazione – cerco di essere il più scientifico possibile – di un particolare campo magnetico fra noi due, già ti permetterebbe di esperire molto di quello che so e sono. Ti giuro! Solo baciandomi tu diventerai una semidea, sarai partecipe della grazia divina. Un solo bacio!
Per quanto riguarda il sesso… ti piacerebbe essere amata da pioggia dorata? da una nuvola? da una colomba? da un toro? e anche così, come tu mi vedi, ti assicuro che (non è una battuta) scopo da dio.
Scopiamo, Mara, concepiamo nuovi dei!
Non ti posso promettere l’immortalità perché sei già, siete tutti, siamo tutti immortali; e in ciò vi è un grande mistero.
Amami, ti prego! Fidati. Considera che è inconcepibile per te tutto quello che ho da darti.
Una vita, un’eternità da favola, da mito.
Io sono un principe azzurro all’ennesima potenza!
Ti farò dono di tutto il bello, il meraviglioso che c’è sul tuo pianeta, sul tuo livello di realtà, e di tutto quello che c’è altrove (che è tanto!). Viaggiare veramente nello spazio…
Ti posso portare a ballare il liscio su di un satellite di Giove.
Ti piace la montagna, vero? Ti posso portare in montagne sconosciute e che mai potresti conoscere. Ti posso portare in Tibet, dove ho un sacco di amici, e i miei hanno anche la casa a Bardonecchia!
Possiamo passeggiare e fare l’amore sulle rive di fiumi e laghi colmi dei liquidi più strani e delle più strane forme di vita.
Possiamo visitare deserti e città e possiamo mangiare galletti del mulino bianco seduti sul divano guardando un colossal biblico su rete4 di sabato sera.
Possiamo viaggiare in quella illusione che chiami tempo e storia, visitare tutti i tempi e farci belle storie.
Ed amandoci ci proietteremo oltre le limitazioni spaziotemporali.
Perché tu, Mara, sarai curiosa di sapere cosa sia Dio, del quale voi mi dite figlio; ciò che tu adori e preghi sulla crosta terrestre del tuo piccolo pianeta sperduto nell’universo.
Sì, amore mio, ci faremo un giro in centro!
Comprenderai il tutto ed arriverai a Dio.
A te la scelta.
Spero che tu abbia capito; è così difficile scrivere d’amore e dei misteri dell’universo! La scrittura, la parola è uno strumento così limitato che noi vi abbiamo donato ma che usiamo raramente proprio per la sua primitività.
Sì che hai capito! dimmi che mi ami! non prendermi per pazzo! credimi! (buffo, è dall’asilo che mi dichiaro pubblicamente alieno e nessuno mai mi crede. Divertente!), credimi! chiamami! (il mio numero ce l’hai).
Non avere paura, e dimmi che mi ami.
Perché io ti amo, stronzoromanticochesono

tuo da sempre
Emanuele

P.S. Sto sconvolgendo tutte le tue certezze, lo so. Non è proprio questo l’amore?

Biografia

Nero Luci, apparso su questo pianeta lo stesso giorno di Franco Battiato e lo stesso anno di The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars. È uno stimato micologo.
Ha scritto: Genesi 6.2, Fate con anfibi, UgraKarma e Wir Atomkinder.