La miseria
di Alessandra Carnaroli

Parli di madre e io che ho fatto fuori tre creature dalle gambe dai budelli mi scappavano i capelli
Corti lisci biondi
Li vedevi il collo il cordone il sangue venivano da te li attacchi?
Amore amore mio con quelle unghiette ma dove vai
T’attacco
Ai seni ai denti sotto il braccio
Ti porto

Parli di carne
E io che per un anno non ho mangiato niente
Ho perso il sangue
Il colore
Delle scarpe

Buttavo il pane tra la gente
Cresceva
Niente
Questa bambina
Che non aveva neanche le cosine
Tra le gambe
Era di filo

Parli di botte
E io che sotto le coperte avevo freddo
E congelavo in un sacchetto
Vedevo il pugno e aspettavo il mio pezzetto
Di dente rotto
Che mi finiva nella cacca il giorno dopo
E dopo ancora

Cosa racconti
Cosa mi dici

E io che vivo vivo
Scrivo e perdo tutto

Oggi ho deciso
Mi lavo nel prosciutto
Il grasso inchiostro e svengo

Io son poeta
E faccio croste di pelle
Da vendere a cinque euro
Per chi le succhia