[p.s.lab] improvvisazioni tra cammelli e Caragli
di Micaela
ille mi par esse deo videtur
mi dille d’esse suo parentur
ch’avea del cranio de mi mater
la fille dormomma di forma mangiatur
chille pare d’esse deo probluntun s’avio fatto suns congegno?
mimme futtun dillu cranium
purque cest sun tapparellus
det coprato ‘l brufolazzo.
chille ille par videtur
tam gentile e tam onestum
que amolgrandefratello
com la gobbum del cammello.
di Salvatore
Eravamo in aula di studio ed entrò il rettore, che con grande stupore di tutti i presenti, si tolse una scarpa e la scaglio contro il cammello che stava seduto in fondo. Gli studenti presi dal panico cominciarono a scappare ed ad urlare: “Caraglio Caraglio”. Giunse dall’aula vicina un Medium che stava tenendo lezione sulla clonazione delle lattine.
Osservando la scena che gli si presentava davanti prese una grave decisione. Afferrò una sedia e si diresse verso il cammello è comincio a battergliela sulla testa. Il cammello deluso e amareggiato prima di emettere l’ultimo respiro disse: “Essere o non essere non c’è problema”.
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