Malocchi /3
di Elisa Alicudi
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Le crepe mirano al cielo, scrollano micce per moltiplicarsi, terremoti per macinare albe.
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Non esce suono dagli oggetti: dalla stufa, dal legno o dalle sette penne. Non esce chiodo o parola dal legno. Il pensiero è sfiatato, il pensiero sprofonda con l’anima nelle canne di un organo. Ma la fuga è lieve e il fiato non affonda, risale alle orecchie dei quaderni, alla voce che ronza, alla carta che ingoia.
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In morte senz’acqua
ppppppppppppppA Marina Cvetaeva
Alla finestra
non vede la Moscova
che scorre sotto vetro
e succhia foglie
e foglie affondano
nella riva spoglia.
Ha scelto
incudine nel legno
dentro casa l’aria
dentro aria il ventre.
Non ha radici al suolo
oscilla senza vento.
Insegue
la morte verticale.
Scheda dell’Atto impuro
- DATA PUBBLICAZIONE:
- 27 novembre 2010
- CATEGORIA/E:
- Azioni
- TAG:
- Cvetaeva, Elisa Alicudi, poesia
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