Malocchi /3
di Elisa Alicudi

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Le crepe mirano al cielo, scrollano micce per moltiplicarsi, terremoti per macinare albe.

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Non esce suono dagli oggetti: dalla stufa, dal legno o dalle sette penne.  Non esce chiodo o parola dal legno. Il pensiero è sfiatato, il pensiero sprofonda con l’anima nelle canne di un organo.  Ma la fuga è lieve e il fiato non affonda, risale alle orecchie dei quaderni, alla voce che ronza, alla carta che ingoia.

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In morte senz’acqua

ppppppppppppppA Marina Cvetaeva

Alla finestra

non vede la Moscova

che scorre sotto vetro

e succhia foglie

e foglie affondano

nella riva spoglia.

Ha scelto

incudine nel legno

dentro casa l’aria

dentro aria il ventre.

Non ha radici al suolo

oscilla senza vento.

Insegue

la morte verticale.