Malocchi /1
di Elisa Alicudi
Il vento entra nella piccola feritoia dell’occhio, la palpebra cade, si riapre e fissa la pioggia ruvida che con lima sgretola l’incavo. Come cumuli d’epitelio le foglie secche levano il varco, percuotono la fessura. Stanata la retina, l’occhio si fa mistura.
***
Continuerai a immaginarmi piccola come una foglia?
Senza contare le vene.
Non so scrivere e vivo nei tronchi,
piaccio al silenzio degli insetti.
Ora è difficile. Ora squittisce,
brunisce e seduce l’occhio dentro
l’occhio.
Chi sei tu? Non ti chiamo alla guerra,
non penso alla costola
che libera dalla calza,
ma a un misero arlecchino.
***
I nani spenti mangiano nuvole
e barattano ospiti con l’agrimensore.
Da tempo è caduto sulle piccole cose
il cielo. Un rotolo di cartapesta
avvolge i campi, le case.
***
Le cornee fiumano vene boreali.
Un cavallo piomba sulla sua
retina obliqua.
Scheda dell’Atto impuro
- DATA PUBBLICAZIONE:
- 20 ottobre 2010
- CATEGORIA/E:
- Azioni
- TAG:
- Elisa Alicudi, poesia
Naviga negli Atti
Atti correlati
TaggAt(t)i
.noibimbiatomici Ade Zeno Alessandra Carnaroli Alessandro De Roma Andrea Inglese Atti impuri Berlino Berlusconi Elena Mearini Elisa Alicudi Elisa Baglioni Enrico Carovani fabbrica Fabrizio Bajec Francesco Ruggiero Giorgio Falco Intervista lavoro Leo Winkler letteratura Luigi Socci Marco Candida Marco Mancassola Marino Magliani musica Nadia Agustoni noi bimbi atomici NUR fotografia p.s.lab poesia poesiatotale poesia totale poetry slam prosa racconto Recensione Russia Sergio Garau Slam sparajurij Stefano Raspini Tommaso Ottonieri torino unione culturale Wir Atomkinder
WP Cumulus Flash tag cloud by Roy Tanck requires Flash Player 9 or better.
0 commenti
Vai al modulo commenti | Abbonati ai feed dei commenti | Trackback uri